26.07.2023

dall’ANBI. Mentre al Nord si susseguono eventi estremi, il rischio siccità si sposta al Centro Italia. Peggiora la condizione delle disponibilità idriche nel Lazio.

DAI CONSORZI DI BONIFICA SEGNALI DI PREOCCUPAZIONE

MASSIMO GARGANO, Direttore Generale ANBI

“ALLA POLITICA ITALIANA CHIEDIAMO CONCRETA RAZIONALITA’ DI FRONTE A TERRITORI IN CRESCENTE DIFFICOLTA’ ”

Mentre è l’instabilità meteorologica con violenti fenomeni forieri di gravi danni alle cose ed all’agricoltura ad allarmare il Nord Italia (comunque, la Lombardia denuncia un deficit del 22% nelle risorse idriche disponibili ed in Piemonte, nel cuneese, torna negativo il bilancio idrico), è il gran caldo persistente di “Caronte” a preoccupare, soprattutto nel Lazio, per l’immediato futuro delle disponibilità idriche.

Per questo, a Latina, si è tenuto un incontro fra i vertici del locale Consorzio di bonifica Lazio Sud Ovest e di ANBI regionale con il Presidente della Commissione Ambiente del Senato, Claudio Fazzone.

“Senza allarmismi, ma nel Lazio i Consorzi di bonifica ed irrigazione si stanno posizionando  in uno stato di preallerta, adottando opportuni provvedimenti – informa Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Tutela e la Gestione del Territorio e delle Acque Irrigue), presente alla riunione – Le portate dei fiumi ciociari sono in calo, ma lo stesso Tevere è ampiamente sotto media, così come delicata è la condizione dei laghi. Per questo, rilanciamo la richiesta di piani che, assieme all’efficientamento dell’esistente, provvedano a nuove infrastrutture idrauliche, in sintonia con l’ambiente come piccoli e medi invasi, indispensabili per aumentare la resilienza dei territori alla crisi climatica.”

Il Consorzio di bonifica Litorale Nord, ad esempio, ha già avvertito i consorziati, ricadenti nel Comparto Irriguo e nel Fuori Comparto Irriguo del “Lotto 5” di Tarquinia, sulla necessità di adottare misure per salvaguardare l’attuale disponibilità irrigua. Al fine di preservare e garantire il regolare flusso idrico per le attività agricole, l’ente consorziale ha deciso di adottare alcune misure precauzionali per completare i cicli colturali in corso; pertanto, fino al prossimo 8 Agosto non sarà possibile porre a dimora nuove piante autunno-vernine (frumento, orzo, avena…), nè effettuare la tempera e l’irrigazione su tali colture già in campo. Questa decisione è stata presa per garantire il rispetto delle tempistiche necessarie al completamento dei cicli colturali in atto, nonchè assicurare una gestione oculata e sostenibile delle risorse idriche. Il personale del Consorzio di bonifica è impegnato a monitorare l’effettivo rispetto della disposizione a tutela dell’agricoltura locale.

Con lo stesso obbiettivo, il Consorzio di bonifica Valle del Liri ha adottato fermi programmati degli impianti irrigui a Cassino e Pontecorvo.

“Il fermo degli impianti irrigui è fondamentale per diversi motivi – sottolinea il Commissario Straordinario dell’ente consortile, Sonia Ricci – Permette, infatti, di preservare ed utilizzare in modo sostenibile l’acqua irrigua, consentendo di ottimizzarne l’uso, evitando sprechi e garantendo una distribuzione equa per le diverse necessità delle colture.”

Si invitano pertanto gli agricoltori e tutti gli utenti interessati ad assumere le necessarie misure per adattare le proprie attività.

“Non perdiamo occasione per chiedere alla politica la stessa concreta razionalità nel dare risposte operative a comunità in crescente difficoltà di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici lungo l’intera Penisola – conclude il Direttore Generale di ANBIIndicare le opere idrauliche quali asset strategici per il Paese comporta conseguenti investimenti. I nostri Piani continuano ad attendere risposte vere.”

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