Il Consorzio di Bonifica Lazio Sud Ovest

Cambia il nome, non la missione

Oggi, grazie ad una maggiore e diffusa cultura del territorio e all’attenzione crescente riguardo alle sue modificazioni, possiamo considerare la bonifica non più unicamente come mezzo di valorizzazione della sola agricoltura e delle sue esigenze produttive, ma come un vero e proprio strumento di gestione integrata del territorio, intesa come difesa del suolo, regimazione e monitoraggio delle acque, nonché  tutela dell’ambiente e delle risorse naturali in ogni loro espressione.

Nel corso degli anni, a seguito di fusioni con altri consorzi, il Consorzio di bonifica ha cambiato la sua denominazione, ma non la sua missione: quella di preservare e mantenere in equilibrio un territorio in divenire all’interno di un complesso sistema di cambiamenti climatici, di estensioni territoriali e ampliamenti di competenze.

Il Consorzio di Bonifica Lazio Sud Ovest è un Ente pubblico economico che opera nel campo della difesa idraulica del territorio, della tutela delle risorse idriche e dell’ambiente.

Nasce il 16 novembre 2021 a seguito del riordino disposto dalla Regione Lazio con la L.R. n. 12/2016 ed è l’erede di due Consorzi di Bonifica: Agro Pontino e Sud Pontino.

Ha sede a Latina e svolge la sua funzione su un totale di 248.065 ha.

Il comprensorio ricade principalmente nella Provincia di Latina ed in parte in quelle di Roma e Frosinone.

Provvede alla costante gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di bonifica esistenti (circa 4800 km di rete idrica superficiale, tra canali di bonifica e corsi d’acqua naturali e 31 impianti idrovori) ed alla realizzazione di nuove opere (con appositi finanziamenti pubblici).

Fornisce anche il servizio di irrigazione attraverso la gestione, manutenzione ed esercizio di 15 impianti irrigui collettivi e attraverso l’irrigazione di soccorso, per una superficie complessiva di circa 39.000 ettari.

Il Consorzio si sostiene con contributi della Regione Lazio (per la manutenzione delle opere considerate di interesse regionale) e con i contributi consortili, versati in diversa misura dai consorziati (cioè dai proprietari degli immobili ricadenti nel comprensorio) in funzione del beneficio ricavato dall’attività di bonifica.