03.03.2023
Mercoledì Salvini e Zaia inaugureranno la prima grande opera PNRR
ANBI: non solo autostrade dell’acqua ma laboratori a cielo aperto
“Come sempre, il primo intervento necessario è ottimizzare l’esistente. Così, in attesa delle scelte della Cabina di Regia appena insediata dal Governo per nuove opere infrastrutturali indispensabili a contrastare l’emergenza idrica, i Consorzi di bonifica stanno costantemente operando sull’efficientamento della rete idraulica, a partire dalle autostrade dell’acqua, cioè le grandi aste irrigue, indispensabili al made in Italy agroalimentare.”
A ricordarlo è il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), Francesco Vincenzi, a pochi giorni dall’inaugurazione del primo, grande intervento realizzato con i fondi del P.N.R.R. (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza): è il rifacimento di un tratto del canale L.E.B. (Lessinio Euganeo Berico), il cui nastro sarà ufficialmente tagliato mercoledì 8 Marzo prossimo a Belfiore, nel veronese, presenti il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini ed il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. L’importo dei lavori è di circa 20 milioni di euro.
Lungo 48 chilometri, in parte a cielo aperto ed in parte in condotto sotterraneo, il canale L.E.B. è una delle più importanti infrastrutture irrigue d’Italia. L’arteria, che si snoda tra le province di Verona, Vicenza, Padova ed è alimentata dal fiume Adige, consente di trasportare l’acqua a beneficio di un comprensorio di 350.000 ettari, di cui 90.000 irrigui, vocati ad una produzione agricola d’ eccellenza.
Nel frattempo, le favorevoli condizioni meteo stanno agevolando il prosieguo dei lavori per la realizzazione delle opere di stabilizzazione ed il ripristino dell’efficienza lungo il primo tronco dell’adduttore principale del Canale Emiliano-Romagnolo (C.E.R.) lungo il tratto “Reno– Crevenzosa”, nel territorio del comune bolognese di Galliera; si tratta della seconda fase del maxi-intervento, denominato “Lastre 1”, finanziato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (M.E.F.) e che vede l’efficientamento dell’alveo di un importante corridoio idrico, in grado di assicurare l’approvvigionamento d’acqua ad una superficie di 336.000 ettari, di cui 227.000 a vocazione agricola, interessante le province di Bologna e Modena, nonché la Romagna.
Il lungo e complesso intervento, il cui cantiere può essere portato avanti solo durante la stagione invernale ad invaso vuoto, coinvolge il tratto bolognese del C.E.R., un segmento lungo 3 chilometri.
“Grazie all’utilizzo di lastre in calcestruzzo additivato con fibre polimeriche, che consente un miglioramento delle performance di resistenza e permeabilità – illustra Raffaella Zucaro, Direttrice Generale del Consorzio C.E.R. – puntiamo a risolvere le criticità derivanti dal fisiologico deterioramento del materiale di rivestimento delle sponde del canale, causa del franamento di alcune arginature.”
Il cantiere (importo: quasi 4 milioni di euro) procede a ritmo intenso, in vista della pausa primaverile-estiva, necessaria per consentire il regolare svolgimento delle attività di irrigazione, tra Marzo e Settembre.
“A breve i lavori dovranno fermarsi per invasare il canale ed iniziare la stagione irrigua – ricorda il Presidente del Consorzio C.E.R., Nicola Dalmonte – Riprenderanno nel tardo autunno e confidiamo che l’intervento possa completarsi definitivamente nella primavera del 2024.”
“Va infine evidenziato – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – che entrambi i canali, C.E.R. e L.E.B., assolvono anche alla determinante funzione di ‘laboratori a cielo aperto’ per l’innovazione e la sperimentazione delle più moderne tecniche irrigue, la cui applicazione ha fortemente ridotto il fabbisogno idrico dell’agricoltura: il primo attraverso la pluriennale esperienza di ‘Acqua Campus’ a Budrio nel bolognese, il secondo attraverso il centro di ricerca, che sta nascendo in collaborazione con la Regione, a Cologna Veneta, nel veronese.”