13.07.2022

ANBI – I Sindaci montani hanno ragione: troppe responsabilità di fronte all’imprevedibilità delle scelte individuali

INTERESSA ANCHE GLI ARGINI DELLA RETE IDRAULICA

“Hanno ragione i Sindaci dei Comuni montani, allertati dalla tragedia della Marmolada e preoccupati dalle possibili responsabilità loro attribuite di fronte ad eventi imprevedibili: il loro timore è lo stesso nostro, rispetto alla gestione degli argini dei canali di bonifica e di cui da mesi chiediamo una revisione della normativa ai fini della fruizione pubblica, particolarmente richiesta durante la bella stagione.”

A dirlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), che prosegue: “E’ tempo che, pur nel dovere di attuare tutte le precauzioni possibili, sia adottato anche in Italia, come già in Austria e Svizzera, il principio dell’autoresponsabilità, cioè il limite oltre il quale l’individuo è colpevole di mettersi in una situazione di pericolo.”

In Italia, infatti, una legge del 2018 (“Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica”) prevede  il recupero, a fini ciclabili e pubblici, delle strade arginali di fiumi, torrenti, laghi , canali (comprese le opere di bonifica, gli acquedotti, le reti energetiche, ecc.); nella pratica, però, difformità normative  ne rendono difficoltoso l’utilizzo.

A partire da questo scenario è stato redatto e presentato  ufficialmente il documento “Indirizzi per una legge nazionale sul recupero a fini ciclabili delle vie d’acqua”, realizzato da ANBI, FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), CIREM (Centro Interuniversitario di Ricerche Economiche e di Mobilità dell’Università di Cagliari) e Politecnico di Torino (Dipartimento di Architettura e Design); propone alcune linee di indirizzo, utili a definire i presupposti per un quadro normativo nazionale che, superando le attuali difficoltà, faciliti lo sviluppo di una rete ciclabile nazionale e del turismo sostenibile ad essa legato, in armonia con chi già ora opera lungo la rete dei nostri corsi d’acqua.

“Le opportunità di fruibilità sociale della rete dei canali di bonifica ed irrigazione, che con circa 231.000 chilometri è lunga oltre 5 volte la circonferenza della Terra – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – sono solo un esempio degli straordinari  asset di promozione del territorio, di cui gode il nostro Paese. Difformità delle norme, nonché esigenze e sensibilità diverse, rendono però difficoltoso l’utilizzo di queste risorse. Servono interventi legislativi, ma anche una nuova coscienza sociale, che privilegi l’interesse collettivo rispetto agli egoismi individuali e di parte.”

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